Nardò Intercity: Mille chilometri (ep. 38)
RIMINI. Nella città di Fellini Nardò chiude la sua stagione regolare con una vittoria inaspettata, pazza e inutile. Quasi come un personaggio dei suoi film.
Si sa, con alcuni verdetti ormai già scritti le ultime partite di campionato rischiano sempre di avere quel sapore vacanziero e sfuggire a ogni logica. Tuttavia, almeno per quanto riguarda la sponda Nardò, gli ultimi dieci minuti giocati sono stati tutt’altro che una passerella di fine stagione e hanno visto i tifosi granata compulsare violentemente i rispettivi smartphone per controllare i risultati degli altri campi, appesi all’incertezza.
Giusto per essere più chiari: Nardò ha iniziato questa partita al diciannovesimo posto e alla fine, nonostante la vittoria, è lì che è rimasta. Per qualche minuto, però, ha avuto la possibilità di finire diciottesima e incrociare Livorno nello spareggio del prossimo maggio. Invece, grazie a un inaspettato risultato, Vigevano ha difeso la sua posizione battendo Cantù in trasferta e decidendo così il destino di Nardò per le prossime settimane.
E così l’avversario dello spareggio salvezza sarà Cremona.
Tra poco ne parliamo.
(Segui il gioco)
Le mie storie, qualche riga su i film di oggi e di ieri, e piccoli appunti sparsi su quello che faccio. Ogni tanto te lo dico per email.
Intanto rimaniamo un secondo sui fatti di Rimini che, seppur ininfluenti per la classifica finale, hanno un loro perché.
Da quando Mecacci si è seduto in panchina in quel burrascoso fine dicembre, è la prima volta che la squadra riesce a vincerne due di fila. Vista l’annata, direi che arrivare allo spareggio con due risultati positivi è di certo una buona notizia, almeno per riaccendere un po’ di fiducia in una squadra che (ormai si è capito) è proprio sulla mentalità che deve lavorare.
Gufi e detrattori saranno del parere che sia la vittoria con Orzinuovi che quella di oggi contro Rimini sono figlie di avversarie già sicure della loro posizione in campionato e che si sono limitate a onorare l’impegno e a proteggersi da inutili infortuni.
Come al solito a rispondere è sempre il campo e se guardiamo il primo tempo di Rimini ci troviamo di fronte a una squadra tutt’altro che in vacanza e che ha preso a schiaffi Nardò per larghi tratti. I padroni di casa a un certo punto si sono rilassati, d’accordo, ma nei minuti finali è stato abbastanza chiaro quanto entrambe le squadre volessero vincere.
E visto che prima di stasera Rimini aveva vinto in totale quindici volte più di Nardò, seconda contro penultima, questo 84 a 86 bisogna tenerselo stretto e portarlo con sé fino a domenica 11 maggio.
Arriviamo, dunque, alla questione Cremona.
Dal Pala “Andrea Pasca” di Nardò in via Giannone al PalaRadi di Cremona ci sono mille chilometri. Se Nardò vuole rimanere in questa serie A2 bisogna provare a vincere in trasferta almeno una delle prime due partite che si giocheranno l’11 e il 13 di maggio.
Con oggi si conclude la stagione regolare ed è stato scritto tanto.
Per ben 38 serate quest’anno mi sono avvicinato alla tastiera provando a raccontare la quarta volta di Nardò in serie A2 in un modo inedito, una newsletter che provasse a spaziare dentro e fuori quello che succedeva sui campi di pallacanestro calpestati.
Lunedì inizia l’ultimo pezzo di strada, il più complicato.
Da dove scrivo, Modena, sarà più facile seguire le gare a Cremona che trovarsi al palazzetto di Lecce. Proverò a esserci ogni volta che posso.
Non so come sarà questo finale, non è mica come scrivere un romanzo. Vi confesso che quest’incertezza a tratti mi affascina, altre volte spaventa. Quindi permettetemi di approfittarne, adesso che regna un grande punto interrogativo sul futuro dell’Andrea Pasca Nardò, per un momento di riconoscenza.
Grazie a chi mi ha scritto e letto in questa stagione, a chi aspettava fedele ogni numero di Nardò Intercity e a chi ha provato a condividere e diffondere queste mie righe altrove.
Grazie popolo granata, siete (siamo) speciali. Grazie Nardò.
E sempre grazie a te, Andrea Pasca.
Restiamo uniti, servirà.
Rimini 84 - Nardò 86
(27 aprile 2025)